Dopo una fase negoziale molto complessa ed articolata, che ci ha visto impegnati con l’Azienda nell’analisi dei riflessi, sui livelli occupazionali, dei progetti derivanti dal Piano Industriale, nonché delle iniziative organizzative poste in essere dalla Banca, siamo giunti a quantificare le carenze di organico esistenti al MPS.
Abbiamo quindi ottenuto l’indizione di una nuova selezione (da porre in essere entro ottobre) per 155 nuove assunzioni di impiegati (3^ area professionale 1°livello) da destinare nella rete commerciale a copertura delle esigenze pregresse.
In una fase come quella che caratterizza attualmente il settore, contraddistinta da processi di ristrutturazione pesanti con dichiarazioni generalizzate di esubero, l’essere riusciti ad ottenere un pacchetto consistente di assunzioni, costituisce un risultato eccezionale. A queste poi dovranno aggiungersi circa 85 nuove assunzioni per le categorie protette in ottemperanza alle previsioni di legge (68/1999).
La determinazione con cui abbiamo portato avanti questa trattativa, pur in presenza di atteggiamenti dilatori da parte dell’Azienda, ha prodotto i risultati sperati, che auspichiamo contribuiranno a ristabilire livelli congrui di organici, necessari a garantire la piena funzionalità della rete, al fine anche di alleggerire ritmi e carichi di lavoro ormai insostenibili.
Altro elemento di grande soddisfazione è rappresentato dal fatto che le nuove assunzioni saranno effettuate secondo le previsioni del Contratto Integrativo Aziendale, evitando, quindi, il rischio di introdurre anche al MPS metodi atipici di assunzione, presenti nel settore e purtroppo anche di alcune realtà del Gruppo.
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I progetti di ristrutturazione previsti dal Piano Industriale non ci consentono di considerare conclusa la fase di riassetto organizzativo e strategico, che necessita di un monitoraggio costante, e di strumenti adeguati, per governare, in termini non traumatici per i lavoratori, le ricadute conseguenti, al fine di evitare ripercussioni negative sul personale coinvolto nei processi di ristrutturazione.
Abbiamo per questo, condiviso con la Banca la possibilità di utilizzo del sistema degli ammortizzatori sociali presenti nel settore, ed è stata quindi raggiunta una intesa di massima che disciplina il ricorso al Fondo di Sostegno al Reddito per quei lavoratori che, in possesso di specifici requisiti, scelgano volontariamente di risolvere il proprio rapporto di lavoro, beneficiando quindi delle previsioni del Fondo. Anche su questo punto, ci sentiamo di esprimere soddisfazione per le soluzioni individuate, poiché riteniamo che possano conciliare le legittime aspettative dei lavoratori con le esigenze di ristrutturazione aziendale, evitando in tal modo il ricorso a forme “invasive” consentite dalla Legge (come i licenziamenti collettivi Legge 223/91). Oltretutto tale strumento permetterà il reintegro, se pur parziale, del personale “esodato”, in ragione di 1 a 3, con una attenzione particolare alla piena funzionalità della rete commerciale.
In estrema sintesi riportiamo i punti significativi dell’intesa raggiunta, rimandando ad un comunicato specifico, e alle consulenze che saranno messe a disposizione dalla Banca per tutti gli approfondimenti individuali necessari.
Durata del Fondo:
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1 ottobre 2003 / 1 gennaio 2005, con possibile
reiterazione con accordo tra le parti;
Possono aderire:
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coloro che maturano il diritto alla pensione AGO entro un
periodo di 60 mesi dalla data di attivazione del Fondo e comunque entro l’
1.1.2005;
Prestazioni del Fondo:
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l’assegno di accompagnamento è pari all’importo netto
della pensione AGO che si sarebbe percepita al momento della maturazione del
diritto. L’Azienda durante il periodo di permanenza nel Fondo versa i
contributi figurativi all’INPS;
Prestazioni migliorative degli accordi nazionali:
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mantenimento della polizza sanitaria del personale in
servizio;
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mantenimento delle stesse condizioni creditizie applicate
al personale in servizio;
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smobilizzo dello “zainetto” (con abbuono della penale prevista
dell’1,50%) per gli iscritti al Fondo Complementare e liquidazione
dell’attualizzazione al tasso del TUR del contributo aziendale (2%) per gli
anni di permanenza nel Fondo di Solidarietà. Per coloro che sono inseriti
invece nel Fondo Integrativo, gli anni di permanenza nel Fondo di Solidarietà
saranno ritenuti validi ai fini della integrazione
alla pensione INPS;
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pagamento per intero della prima parte del Premio Aziendale
(ex VAP), anche per coloro che lavoreranno per la frazione dell’anno di
cessazione dal lavoro; per la eventuale parte da erogare sotto forma di stock granting, sarà riconosciuto, in alternativa (la legge non
consente erogazioni al personale non in servizio), una cifra pari a € 387,34
(per la 1^ e 2^ area professionale), € 516,46 (per la 3^ area e 1° e 2° liv. QD), € 710,13 (per il 3° e 4° liv.
QD) ed € 865,07 (per i dirigenti);
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gli anni di permanenza nel Fondo verranno conteggiati
al fine della erogazione del premio di fedeltà (25 anni di servizio effettivo
al MPS) e per l’assegnazione, al 35° anno di servizio, della medaglia d’oro,
che verrà sostituita da una cifra pari a € 1000;
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mancate erogazioni future: viene corrisposta una cifra per
ogni mese di permanenza nel Fondo di Solidarietà pari a : € 100
per 1^ e 2^ area prof., € 125 per 3^ area prof., € 150 per 1° e 2° liv. QD, € 250 per 3° e 4° liv.
QD ed € 400 per dirigenti;
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in caso di decesso del dipendente iscritto al Fondo,
si applicano le previsioni del CIA relative alla assunzione del coniuge o del
figlio;
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garanzie relative alle eventuali modifiche del quadro
legislativo: in presenza di eventuali modifiche dei requisiti di accesso alla
pensione AGO, derivanti da disposizioni di legge, saranno effettuati appositi
incontri con le OO.SS. per seguire attentamente
l’evoluzione di quanto al riguardo sarà definito in sede nazionale a tutela
degli interessi degli aderenti al Fondo.
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Riteniamo che l’introduzione di tale strumento, che, come evidenziato, contiene previsioni migliorative rispetto al settore, consenta di poter governare al meglio le fasi di ristrutturazione in atto e future, oltre a consentire ai dipendenti, che lo riterranno opportuno, di poter beneficiare della possibilità di recedere dal proprio rapporto di lavoro, pur non avendo ancora maturato il diritto alla pensione AGO.
FIBA – FISAC – UIL CA, esprimono soddisfazione per i risultati raggiunti su materie di primaria importanza che disciplinano i rapporti di lavoro, ed auspicano che possa proseguire, anche su tutte le altre tematiche ancora sul tappeto, un confronto serio e costruttivo al fine di individuare soluzioni condivise.
Siena, 29 maggio 2003 LE SEGRETERIE
DA
DIFFONDERE TRA I LAVORATORI